Se dovessi associare un colore al periodo che sto attraversando sceglierei sicuramente il grigio. E' uno dei miei colori preferiti oltre al blu e al color oro. Questo colore rappresenta una via di mezzo, il classico nè bianco nè nero.
Piet Mondrian, albero grigio, 1911, olio su tela. |
Questo è un periodo di attesa, e purtroppo, io odio aspettare. Sono una di quelle persone che vuole tutto e subito e che spesso prende delle decisioni affrettate proprio per non stare in una situazione di mezzo. Da qualche settimana aspetto la mail di risposta della mia professoressa riguardo i primi due capitoli della tesi. Avevo iniziato a scrivere il terzo, ma senza conferme sui precedenti non ce la faccio! Ovviamente non arriverò a laurearmi alla sessione di novembre e mi toccherà aspettare fino a marzo (aspettare si fa per dire, nel frettempo conto di trovare un lavoro qualsiasi). Fortunatamente posso usufruire dell'iscrizione cautelativa che mi permetterà di non pagare nulla.
Come se non bastasse sento molta pressione attorno a me. L'ho sempre avuta a dire il vero: tra la competizione che i parenti hanno creato tra me e i miei cugini, tra la mentalità abbastanza retrograda dei miei nonni, che mi vorrebbero sposata, con un figlio e un lavoro stabile al comune, tra il peso del gravare economicamente sui miei genitori, non se ne può davvero più. A tutto questo si aggiunge la voglia irrefrenabile di essere indipendente, o per lo meno, di portare a termine un percorso inziato ormai anni fa per intraprenderne uno nuovo.
Sono così, ho bisogno di rinnovarmi periodicamente.
Ciao,
RispondiEliminascusa ma non riesco a non commentare su tutto... Anch'io odio le attese e anch'io, alla fine, ho aperto il blog perchè lacrimavo sangue a forza di aspettare. A dire il vero è tutta la vita che aspetto. Non per essere tragica, e neanche perchè io non sia capace di vivere il presente, ma per un sè o per un ma sembra sempre che per me, il Natale, debba arrivare sempre almeno un anno dopo quello degli altri. Benvenuta nel Club.
Chiara