domenica 17 ottobre 2010

Who's bad?!

Vi è mai capitato, parlando di pregi e difetti, di sentir dire a qualcuno che è "troppo buono"? 
A me capita continuamente di sentire e risentire quest'affermazione per me senza senso. Cosa vuol dire esattamente essere troppo buoni? Significa essere stupidi? Farsi prendere per i fondelli? Non saper dire di no? Purtroppo, o per fortuna, tra i miliardi di difetti che mi ritrovo non c'è l'eccesso di bontà. Io ho un altro tipo di problema. Mi sono fatta la nomina di quella che non si arrabbia mai e che, soprattutto, non sbaglia mai: la classica brava ragazza. Attenzione, io mi arrabbio, e come! Sono gli altri che conoscendomi, forse troppo superficialmente, credono che io la faccia passare liscia a chiunque. Episodi del mio passato testimoniano esattamente il contrario. Non sono riuscita a perdonare diverse persone che mi hanno ferita e mi hanno anche chiesto scusa e, nonostante  mi vergogni da morire, ammetto che spesso e volentieri mi sono vendicata dei torti subiti.

  
Sicuramente parte di quest'etichetta è data dall'immagine di me che do agli altri. Viso paffutello e sempre sorridente, gentile, disponibile, calma, sempre responsabile e con la testa sulle spalle. Forse anche per alcune abilità che involontariamente infondono un'aurea di bontà e delicatezza alla mia persona. Ascolto spesso e volentieri, sono parecchio brava a cucinare e mi piace farlo per gli altri, mi piace l'ordine e la pulizia. A volte temo di essere confusa per una mamma più che per un'amica o una  fidanzata. Se poi aggiungiamo la frase che mi sento spesso ripetere: "sei proprio una ragazza da sposare!" arriviamo al nocciolo della questione.
Il bello viene, poi, quando mi incazzo sul serio. A quel punto la persona in questione si stupisce e mi accusa di essere impazzita. Ovvio che ti sembro impazzita, mi consideri una santa! Non ho anch'io diritto ad offendermi, arrabbiarmi e urlarti contro? Ci sono tantissime cose che mi fanno infuriare. E' vero, capita che io tenga per me le critiche su certi atteggiamenti. Ma lo faccio solo per la mia immensa educazione. Allora, forse, è l'educazione impeccabile che mi fa apparire come la persona più buona e calma del mondo? 

Vi giuro che quei muffin spesso vorrei farcirli di lassativo e offrirli a chi dico io!

6 commenti:

  1. Anche io a volte vengo definito impunemente "troppo buono" eppure, come te, non lo sono per niente. Diciamo che più che altro sono mosso da compassione.
    Riguardo alla vendetta non so ancora se la disapprovo del tutto. In fondo, visto che secondo me il kharma non esiste, siamo noi a dovercelo inventare ;)

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  2. Ciao,
    sono capitata sul tuo blog passando da quello di Nico e leggendo il tuo post mi sono rivista. Tante volte mi è successo quello che è successo a te e troppe volte ho temuto continuasse a ripetersi all'infinito. Finchè è successa una piccola magia: sono diventata grande. A quel punto, tutte le piccole ingiustizie subite, la confusione sulla mia vera anima e l'educazione che scambiavano per 'buon carattere', si sono canalizzate e mi hanno aiutata a diventare quella che sono: una scrittrice. Se vuoi venire a trovarmi sul mio blog, troverai una piccola vendetta finalmente consumata: il mio libro, nelle cui pagine hanno trovato sfogo, finalmente, anche se in modo ironico, molte delle spade che mi sono sempre rimaste conficcate nel cuore.
    Scrivere è stato un ottimo rimedio, alla portata di tutti.
    Chiara

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  3. essere troppo buoni è anche sinonimo di educazione, proprio come dici tu...anche a me viene detta questa cosa e secondo me, nelle persone buone c'è qualcosa dentro di loro che le distingue dagli altri...io parlo perchè ho un senso del dovere che metto sempre al primo posto...

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  4. Allora non sono la sola ad avere questo problema!
    E' vero abbiamo un buon carattere, ma non dobbiamo farci mettere i piedi in faccia!

    Come hanno scritto alcuni di voi anche attraverso queste esperienze si cresce e si sviluppa un senso critico che nel migliore dei casi diventa brillante sarcasmo, come nel caso di Chiara e del suo approccio alla scrittura.

    @FreddyBook- ah, il senso del dovere! Credo che spesso ci facciamo carico di problemi e questioni che neanche ci appartengono e proprio per questo spiccato senso del dovere ci ritroviamo in un mare di guai e preoccupazioni inutili.

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  5. Certo che hai il diritto di urlare, offenderti, arrabbiarti...non sentirti in colpa per questo :-)

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  6. come ti capisco!!!! spesso sai mi accorgo che la gente si approfitta della mia bontà e disponibilà...e mi arrabbio...e loro si arrabbiano perchè mi sono arrabbiata!!!fanno le vittime facendomi passare per carnefice!!! ma sono tutti matti!!! lascia correre e vai avanti!!! ma non farti mai prendere in giro!!!

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